giovedì

La folla nell'uomo

Immersa nella lettura di un gradito dono natalizio mi sono imbattuta in un esercizio che giudico molto utile alla riflessione sull'autocoscienza.
Nell'ambito di plurali qualità presenti nel tema di nascita d'ognuno si individuano elementi di forza o debolezza che possono emanare all'interno dell'Io diverse "sottopersonalità", strumenti dell'orchestrazione che genera la singolare sinfonia dell'individuo.
Fuori dal discorso astrologico ritengo chiunque possa cercare, meditando o anche solo ricordando, versioni di di sé poco parlanti, in contrasto o anche semplicemente in ombra rispetto ad un personaggio dominante che a volte proprio perché sovraesposto non risulta chiaro né noto.
Dallo svolgimento pensante della teoria è nato il seguente quadro.
Invito i volenterosi tra voi a cimentarsi, dando risposta alle domande indicate per ogni variazione di sé.
Buone scoperte.



1 - Personalità del "Cavaliere dall'armatura scintillante" [Sole e Marte congiunti in Ariete e 9a casa]
- Che cosa vuoi? Vincere, brillare, conquistare.
- Di cosa hai bisogno? Nuovi stimoli e cause, approvazione, problemi da risolvere, qualcuno da salvare.
- Che cosa hai da offrirmi? Invincibilità, forza, autorevolezza, iniziativa, coraggio, indipendenza.



2 - Personalità de "L'artista erotomane" [Venere in Ariete e 8a casa congiunta a Marte e trigona alla Luna] 
- Che cosa vuoi? Sesso e bellezza.
- Di cosa hai bisogno? Passione, eccitazione, sentimenti, arte, pace.
- Che cosa hai da offrirmi? Un mondo nel mondo, appagamento, creatività, armonia, generosità.



3 - Personalità del "Felino notturno" [Luna in Scorpione e 4a casa congiunta ad Urano]
- Che cosa vuoi? Solitudine, mistero, conoscenza, autonomia.
- Di cosa hai bisogno? Di addentrarmi sotto la superficie, di scomparire, di comprendere e padroneggiare.
- Che cosa hai da offrirmi? Intuizione, controllo, curiosità, evoluzione.


4 - Personalità del "Bambino spaventato" [Mercurio isolato in Pesci ed 8a casa]
- Che cosa vuoi? Amore, protezione, insegnamenti.
- Di cosa hai bisogno? Di non essere solo.
- Che cosa hai da offrirmi? Fantasia, diffidenza, riflessione, capacità di analisi.

lunedì

Volti e risvolti: Toro


Il Toro, pacato e accomodante solo fino ai confini del suo territorio, si caratterizza come primo segno sociale della ruota, pur con precise limitazioni.
Il numero 2, significatore d'altro oltre il sé, non presuppone però una folla ed infatti ritroviamo nei tratti tipici del bue di turno la naturale adesione a ciò che immediatamente il bambino riconosce al di là dell'Io: il caldo, rassicurante ambiente familiare, spesso idealizzato così a fondo da costituire partenza e arrivo di tutte le attività.
Del resto i pianeti ospitati dal caro bovino non consentono dubbi di sorta: X, (principio femminile), Giove (esaltato nella sua morbidezza gaudente) e Venere (signora degli affetti) ben poco lasciano ad irruzioni virili o iniziative pindariche.
Il passo verso la regola è breve; per i veri Toro vige la legge dell'hortus conclusus, simulacro di quel ventre materno che si espande ad inglobare ogni elemento, umano e non: possessione, gelosia e una relativa riluttanza ad oltrepassare l'emblematica staccionata bianca sono basi imprescindibili del fare e pensare taurino.
Da contrappeso fungono certamente la predisposizione alla squisita generosità concessa ai fortunati intimi (Giove), l'immanente istinto protettivo/materno orientato in ogni dove (X) e la commuovente efficacia nella mediazione dei sentimenti (Venere).
Come corollario, sono tutt'altro che infrequenti nei Toro ingenuità (caduta di Mercurio, esilio di Plutone) e viva sensibilità artistica, declinata sovente nella pittura naturalistica (X + Venere), nell'espressione cinematografica e fotografica (Giove vista, immagine) o, con più probabilità, nelle eccellenti corde dell'esaltazione: la "gola", che tante rotondità agevola, come voce soave e attitudine talentuosa al canto (ancora Giove).
Con tutta evidenza uomini e donne del segno si dedicheranno molto difficilmente all'ambizione selvaggia, preferendo di gran lunga i piaceri semplici di una pantagruelica grigliata domenicale alle glorie impalpabili della vita da arrampicatore.
Logico constatare poi come l'effetto addolcente dei dominatori planetari renda questi rappresentanti dello Zodiaco scevri da mire di tipo virilistico; che piaccia o meno, imbufalirsi per il Toro astrologico significa difendere, preservare l'esclusività del suo paradiso privato, non certo rizzarsi in piedi come un soldatino buffo per lanciarsi in stupide conquiste compensatorie: è felice con poco e ne fa un vanto, sa bene quanto prezioso sia il segreto della semplicità che basta a sé stessa.
Approssimando profili, il maschio del segno tenderà dunque a non essere esattamente un action man pronto a sbaragliare tutto e tutti, tirando fuori gli attributi caparbi solo fiutando un pericolo invasivo e ben lontano, s'intende, dai pasti; la donna vestirà talmente bene i panni di matriarca/cuoca/amante che i suoi canoni di giudizio sul reale perderanno ogni necessaria cattiveria utile alla sopravvivenza attiva in quel mondo che oltrepassa la casa, la cucina, il sesso e l'arte.


Notorietà taurina:

George Clooney (edonismo da grande schermo)
Bono (edonismo canoro)
Sigmund Freud (edonismo sessuale/psicanalitico)
-
Audrey Hepburn (edonismo iconico)
Elisabetta II (edonismo matriarcale)
Eva Peron (edonismo politico)



Illustrazioni di Francesca Ghermandi

domenica

Volti e risvolti: Ariete


L'Ariete appartiene indissolubilmente al concetto di incipit, nelle sue molteplici e difformi varianti. Come iniziatore della ruota zodiacale s'impone nel mondo in quanto primo e tale, a qualunque costo, vuole restare.
Marte, suo signore, non consente deroghe: il Sole esaltato deve mostrarsi vittorioso, Plutone sostiene la proiezione imperante del superuomo e non esiste alternativa al protagonismo senza pesanti ripercussioni, appunto, sull'Io arietino. Nessuno fra i dodici è, più dell'Ariete, personificazione del ciclo patriarcale.
Il segno ospita unicamente pianeti maschili, e non qualsiasi: eccettuato il luminare necessario all'egopatia straripante la natura gioca tutta intorno ad un pene (Marte) e due testicoli (Plutone); avremo secondariamente muscoli, sangue, sperma.
Com'è evidente le modalità vitali per l'Ariete non comprendono che caratteristiche squisitamente virili, motivo per cui tanti dei nativi scelgono professioni legate al mondo militare, sportivo, legale, cinematografico o, in casi di raffinata sublimazione, chirurgico. L'aggressività si fa primigenia, spontanea, come l'impeto della nascita necessità di dolore.
Ogni Ariete presenta sfumature offensive con le quali, in pieno agio, riesce a mettere in atto una via di comunicazione: che si tratti di giocare in casa praticando sesso o dividere in quarti un bue, la differenza sarà minima.
Con tali premesse non stupisce affatto che questo uomo dello zodiaco sia un gran tradizionalista, paladino dell'ideale cortese confezionato a puntino per sminuire ogni eccellenza femminile nel più comodo concetto d'inferiorità virtuosa, funzionante solo in forza di un difensore a cavallo.
Probabilmente (e torna in rivoli nuovi l'ossessione del primato) è proprio l'Ariete su tutti a presentare le maggiori differenze fenotipiche tra i due generi; il carico Marte-Sole-Plutone non si stempera facilmente, chiariamoci, ed è facilissimo trovare bambine tomboy a capo di una banda di ragazzini che in vita adulta conservano con orgoglio una certa androginia mista a modi da scaricatore di porto.
Accade però che molte donne del segno interiorizzino il monolitico modello maschile, adattandolo all'obiettivo del "trionfo obbligato" in società con strumenti venusiani. Otterremo così affascinanti e sofisticate creature, storiche femministe, persone consapevoli del potere gentile e capacissime di affermarsi come dominae, nel corrispettivo ribelle del prototipo.


Notorietà arietina:

Vincent Van Gogh (aggressività cromatica)

Charles Baudelaire (aggressività letteraria)
Dario Argento (aggressività sanguinolenta)

-
Gloria Steinem (aggressività femminista)
Aretha Franklin (aggressività canora)
Bette Davis (aggressività divistica)



Illustrazioni di Francesca Ghermandi

mercoledì

Numeri, valori, verità (parallele)

Gli astri, dentini nel meccanismo al quarzo dell'astrologia. Preciso e svizzero, ma pure caotico e pescino perché universale, dunque onnicomprensivo.
Molto più che chiave di lettura, testo stesso, e parlante.
Come nei telescopi sovrapporre lenti significa sfocare l'oggetto in favore dello sfondo e viceversa, gli incastri del sistema Zodiaco sono rivelatori. Non è un caso che gli immensi occhi artificiali puntati verso il cielo abbiano il compito di arrivare là dove i mezzi umani non sono né adatti né sufficienti; non è un caso che segni, pianeti e case formino un'estensione dell'intelletto che richiama il grande. Scopi identici, dignità non ancora comparabili.
Una piuma cade, libera nell'aria. Impossibile descriverne il movimento fino al suolo, naturalmente; improponibile arguire dove si poserà concluso il volo. La scienza si occuperà delle leggi che consentono il fenomeno, l'astrologia di quest'ultimo in sé.
Immaginate ora un uomo in luogo della piuma, il suo vissuto, il principio, la fine e quanto nel mezzo: la scienza da un lato con la risposta a "quando" e "perché", l'astrologia dall'altro con quella a "chi" e "come".
Sarebbe splendido se del tutto venisse ricostruito il corpo, anziché raccattare ovunque le fazioni combattenti. Domande diverse, unico valore ultimo. Il medesimo, perché nella perfezione del cerchio non c'è differenza fra punti, se non nella limitatezza umana.

domenica

Sotterranea

Una recente visita in quel di Milano mi ha portata a cercare uno dei luoghi che, ormai sei anni orsono, colpì la mia immaginazione suscitandole desideri. Trattasi della "Libreria esoterica" ospitata nel cuore di un crocevia affollato e frenetico del centro cittadino, la stazione metropolitana di San Babila.
Ecco: un ritaglio di stranezza indecifrabile laddove non ci si aspetta che cibo, quotidiani e souvenir. Diritta dall'ingresso verso una vetrina di oggetti ammassati, scatole piccine e il dominio diffuso della polvere snob, discriminante già in principio verso chi non è disposto a sporcarsi le mani per raggiungere anche il più semplice tra gli articoli presenti.
Mazzi diversi, confusi, ammassati, qua e là solo apparentemente custoditi, un blando messaggio a dissuadere la volontà di aprire, toccare, e la sola polvere come vera guardiana, spartiacque tra pruriginose curiosità ed effettivo interesse.
La coda di una semplice scena di cattivo ordine allora ha generato un pensiero parallelo, il senso nascosto pure nel contesto della sciatta sembianza.
Non c'è che polvere, ovunque, a separare l'intelletto dagli arcani. Impalpabile e antipatica, inconsistente eppure vincitrice. Ogni carta ne è ricoperta: tutti i cervelli possono scegliere di soffiarla via per dare una rapida occhiata distratta nella pausa tra un'incombenza e l'altra oppure affondarci i polpastrelli, fermarsi, decidere di annerire le mani mentre il resto del mondo sale e scende dai treni a due passi, verso una realtà esteriore comune e tangibile forse più. I tarocchi non chiedono, aspettano.
Che si appartenga ad una categoria o all'altra l'inconsueto incontro si incastrerà nella via, sfiorerà con esiti diversi chi si trovi a camminare sotto la superficie. E se poco lontano la routine delle carrozze ferrate continuerà, sarà certo che una volta voltato l'occhio verso gli arcani si saprà sempre dove trovarli.

martedì

Eppur si muove: Luna






Domicilio primario e base: Cancro
Esaltazione: Pesci
Esilio primario e base: Capricorno
Caduta: Vergine

L'immaginario condiviso dagli uomini vuole la Luna come il pallido, romantico corpicino celeste che a noi si rivolge timido, facendosi mollemente ammirare da astronomi, amanti e poeti.
Tale traccia di sicuro c'è tutta: la realtà astrologica però, fusa in miti e simboli, aggiunge uno spessore decisamente blasonato a quel che si crede normalmente solo una prova di senso estetico nel manto stellare.
Proprio il suo proporsi alla vista così insistito, la sua onnipresenza e vicinanza alla pratica umana la rendono anche nell'alfabeto astrologico "l'altro" luminare, il Sole notturno: ecco la Luna. Se il primo sarà dispensatore di energia vitale, maschile, attiva (la Luna è in effetti illuminata per intervento del Sole), l'astro d'argento avrà lo scettro della contemplazione, della femminilità come mondo racchiuso che fa da contraltare. Le dicotomie uomo/donna, passione/sentimento, ragione/intuizione sono tutte concentrate nel rapporto tra i due.
Essa è l'infanzia laddove il Sole indica maturità, il desiderio di appoggio in contrasto all'autosufficienza. Luna significa intuizione, umoralità (diffusa l'espressione "essere lunatici"), sensibilità preponderante (iper-), fascino personale. È inoltre componente fondamentale dell'intelligenza, la sua parte ficcante capace di astrarre, divergere e penetrare.
Il legame solidificato col femmineo/passivo la lega per traslazione al seno, alla parte sinistra del corpo (dominata dall'emisfero destro, irrazionale) al latte, alle acque dolci, ai sogni e al sonno. La sua summa rappresenta, neanche a dirlo, la donna.
Nel Cancro, segno antivirile per eccellenza, la Luna ha casa; si esalta nello straordinario mondo pescino, sottolineando le proprie qualità misteriche e captative. Nel Capricorno (esilio) e in Vergine (caduta) si divincola fra sostanziale insensibilità e iperrealismo: tutto l'opposto di ciò che per natura è portata a far fiorire.

venerdì

Eppur si muove: Mercurio






Domicilio primario: Gemelli
Domicilio base: Vergine
Esaltazione: Scorpione
Esilio primario: Sagittario
Esilio base: Pesci
Caduta: Toro

Mercurio, ovvero l'intelletto, l'orma briosa dell'ironia, l'astuzia, l'adolescente nell'uomo. Pianeta giovane per definizione, legato all'età fanciullesca, ha peso particolare nella formazione del modo di comunicare d'ognuno: esso infatti presiede l'udito, la capacità di intendere attraverso il senso e la relativa possibilità di comprensione finalizzata alla risposta, ricostruendo il circolo dell'interazione umana. Suoi sono anche polsi e bronchi (nei significati di mercurio-lestezza e mercurio-respirazione).
La posizione occupata dal messaggero divino sarà elemento di rilievo nella complessa opera d'individuazione dell'intelligenza; trarremo anche, dal suo solco nel tema, la tendenza alla dissacrazione e pure ad una generica superficialità, leggerezza di approccio.
Mercurio si trova comodissimo nel puer aeternus dello zodiaco (Gemelli, domicilio primario), e confortato nella precisione cervellotica della Vergine (domicilio base); il suo volto sinistro e opportunistico prende corpo in una vivissima esaltazione dell'intelligenza (Scorpione). Altrove incroceremo troppa ingenuità (Sagittario) distacco fantasioso (Pesci) e bonarietà (Toro) per ospitare a dovere il suo telaio di fitte implicazioni mentali.

 
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